Uno sguardo al Talento: a che punto siamo oggi?

Avvicinandoci al nuovo anno, ho voluto guardare più da vicino quelli che sono stati i driver nel mondo HR e L&D nel corso degli ultimi mesi.

La nostra conferenza annuale sulla gestione dei talenti, la Speexx Exchange, tenutasi quest’anno alla vigilia della OEB di Berlino, è stata una giornata di networking, di discussione e di previsioni future per tutti i partecipanti.  Sono lieto di condividere con voi alcuni dei punti al centro dello scambio di competenze (proprio per questo di chiama Speexx Exchange) tra i numerosi esponenti del mondo delle Risorse Umane presenti.  Personalmente ritengo che l’ampiezza e la profondità delle conversazioni scaturite tra i rappresentanti di diversi paesi, settori e ruoli abbiano rappresentato in maniera esaustiva la voce globale del mondo HR e L&D.

Laura Overton, Managing Director di Towards Maturity, ha aperto il forum ponendo una semplice domanda: “Cosa credi ti lascerà la giornata di oggi?”.

Sebbene le risposte siano state molteplici e piuttosto diverse tra loro, dalle conversazioni sono emersi alcuni modelli comuni. Qui sul blog ho voluto riportare alcune soluzioni pratiche e gli obiettivi comuni che sono risultati importanti e da tutti condivisi durante lo Speexx Exchange 2015.

1. A piccoli passi nella giusta direzione

E’ emerso che per molte organizzazioni è un punto importante il semplice “partire” con l’apprendimento digitale. Ciò comporta numerose sfide per le aziende come ad esempio capire che cosa funzioni al meglio, quanto utile ogni soluzione realmente sia e trovare lo strumento più adatto alle necessità interne. Pare evidente ci sia ancora molta strada da fare affinché le organizzazioni si adattino alla cultura dell’e-learning e alla valutazione dei vantaggi che esso porta in azienda. Sarebbe utile a riguardo analizzare in che direzione si stanno muovendo le organizzazioni più performanti, stabilire KPI, condividere obiettivi chiari e avere il supporto del management per sostenere le iniziative di introduzione dell’e-learning.

2. Potenziare la comunicazione sul posto di lavoro – Empowering Communication

Un altro settore in cui specialisti HR ed esperti L&D vedono grandi margini di miglioramento è quello relativo alla comunicazione e alla collaborazione sul posto di lavoro. Nonostante si viva in un’economia globalizzata e digitalizzata, in stretti rapporti con fornitori, partner e clienti in tutto il mondo, molti dipendenti non sono ancora stati messi nella posizione di apprendere come comunicare il business in termini linguistici e culturali: bisogna capire l’importanza del rendere le conversazioni scorrevoli e più semplici per tutti gli interlocutori coinvolti. Speexx può esservi di aiuto, offrendovi soluzioni globali per il miglioramento delle competenze linguistiche e di comunicazione per tutti i dipendenti. Stabilire un vocabolario di business comune a tutti, che rispecchi le consapevolezze culturali della singola azienda. Inoltre, da un punto di vista relazionale, gli strumenti di collaborazione peer-to-peer aiuteranno anche a rafforzare i legami tra i dipendenti.

3. Stare vicino al business

Questo è un punto di enorme eco, citato da più persone durante tutta la conferenza. I risultati inziali del Survey Speexx 2015-16 rivelano anche che, secondo il 27% degli intervistati, allineare la formazione con le esigenze del business è per i manager HR e L&D la sfida più grande in previsione dell’anno prossimo. Le esigenze dell’azienda e le analisi delle priorità devono necessariamente andare di pari passo, con un’occhio di riguardo anche per la propria strategia di gestione dei talenti. Si richiede infatti velocità, adattabilità e la possibilità di lavorare con dati in real time.

4. L’ Apprendimento, che va oltre la tipologia di corso scelto

I corsi non sono tutto, come è stato sottolineato da Yves Boudib, Senior L&D Manager di LG Electronics, nella sua presentazione sul modello di apprendimento 70:20:10. In base a questo frame, circa il 70% di apprendimento avviene in realtà al di fuori della formazione tradizionale: apprendiamo nello svolgere il nostro lavoro quotidiano attraverso tentativi ed errori o risolvendo problemi complessi senza il supporto altrui. Ad oggi la sfida dei leader del mondo HR e L&D è incorporare l’apprendimento e lo sviluppo personale nella vita lavorativa di tutti i giorni ed incoraggiare il social learning (20%), ovvero lo scambio di conoscenze e la condivisione con i propri colleghi, che rappresenta una delle migliori pratiche di apprendimento. Non dobbiamo quindi più solo affidarci alla formazione frontale in aula per massimizzare lo sviluppo dei talenti, ma implementare modelli di formazione quali ad esempio quello 70:20:10, che possono essere ottenuti solo attraverso una strategia integrata in cui gli obiettivi devono essere chiaramente comunicati a tutta l’organizzazione e fortemente sostenuti dal management.

5. La progettazione è tutto

Infine, gli studenti in azienda hanno bisogno di adeguati strumenti di formazione, sia in termini di contenuto che di user experience.  Questo è sicuramente qualcosa di prioritario per i rappresentanti L&D in azienda, nonché il passaggio da soluzioni offline a soluzioni online per rendere l’apprendimento ancor più coinvolgente per i dipendenti, riprendendo quanto detto prima sull’apprendimento al di fuori dalle canoniche lezioni in aula. Le organizzazioni dovrebbero progettare la formazione per rendere l’apprendimento semplice, autonomo, che sia fonte di divertimento e competitivo. Inoltre bisogna sempre ricordare il target a cui ci si rivolge, facendo attenzione in particolar modo a contesti “culturalmente sensibili”.

La strada da percorrere è certamente ancora lunga. Il panorama della formazione è in continua evoluzione e non è sempre facile stare al passo con il nuovo che avanza. Ciò nonostante, sono più che mai incoraggiato dai brillanti spunti emersi e dai risultati condivisi durante lo Speexx Exchange di quest’anno. Grandi cose stanno già accadendo nelle aziende, e più collaboriamo, più si continuerà a crescere. So Roll On 2016!

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