I 10 consigli di Speexx per studiare una lingua straniera

Lo studio di una lingua straniera è una cosa a cui molti di noi sono abituati sin dalla prima infanzia e sempre più l’apprendimento, dell’inglese in particolar modo, inizia sin dai primissimi anni, con percorsi personalizzati per i più piccoli.

La facilità di apprendimento di una lingua purtroppo si riduce col passare del tempo: lo studio delle lingue in età adulta è certamente uno di quei momenti in cui ci si può trovare di fronte a difficoltà che sembrano insormontabili. Per mancanza di motivazione o di tempo, per la staticità dei metodi e perché lo studente può sentire il percorso di apprendimento come un obbligo.

L’importanza degli errori.

Ogni giorno quando ci confrontiamo con i nostri studenti sottolineiamo quanto anche l’errore abbia un’importanza reale nel processo di apprendimento di una lingua: esso non deve essere inteso come un macchia all’interno dello studio, ma deve prendere valore positivo tramite la correzione e l’autocorrezione. “Sbagliando si impara!” è una frase che deve essere tenuta a mente, per non abbattersi e per far sì che la motivazione resti alta. E’ certamente necessario sottolineare la differenza tra errori isolati ed errori sistematici, questi ultimi i più difficili da andare a correggere. La sistematicità dell’errore dipende certamente da alcuni fattori importanti, come ad esempio il livello di conoscenza della lingua o la frequenza e il tempo di studio a disposizione, ma non bisogna scoraggiarsi e certamente non intendere lo studio come una perdita di tempo. Ricordatevi, le lingue vi facilitano la vita, sempre!

Perché l’apprendimento linguistico arricchisce la tua vita.

Noi offriamo corsi di lingue alle aziende, necessariamente il punto per noi più importante è facilitare la comunicazione sul posto di lavoro, all’interno di un’organizzazione, con clienti stranieri e con colleghi di sedi estere.

Conoscere le lingue vi aiuta nel fare carriera, nel cambiare lavoro, nel prendere decisioni importanti, vi aiuta a viaggiare, per lavoro o per piacere personale, vi aiuta a conoscere persone di altre culture e quindi ad aprire le vostre menti a nuovi stimoli ed esperienze, arricchendo il bagaglio personale e culturale che ognuno di noi ha. I livelli di stress diminuiscono proporzionalmente alla nostra preparazione linguistica.  Essere in grado di ascoltare e comunicare: voi non lo definireste un bisogno primario dell’uomo forse?

I nostri 10 consigli per l’apprendimento di una lingua straniera.

1) #Coraggio. Buttarsi, sempre!

Se c’è occasione di parlare con una persona straniera, fatelo! Non importa se si sbaglia qualcosa, è il modo migliore per confrontarsi attivamente con una lingua. Tieni sempre a mente questa citazione di H. Jackson Brown Jr. “Never make fun of someone who speaks broken English. It means they know another language.

L’imbarazzo, la reticenza, la pigrizia, la paura del giudizio non devono avere la meglio.

2)  #Sottotitoli. Sì, ma in lingua.

In questi ultimi anni la diffusione di Smart Tv e di servizi di streaming online (come Netflix ad esempio) hanno introdotto un nuovo modo di guardare film e programmi in TV. Noi italiani non siamo così soliti ad avere i sottotitoli in lingua poiché nel 99.9% dei casi i programmi sono doppiati nella nostra lingua, ma in moltissimi altri paesi europei non è così. Ascoltare l’audio in lingua originale accompagnandosi con i sottotitoli, anch’essi in lingua originale, aiuta moltissimo l’apprendimento: facilita la capacità di ascolto in una lingua straniera, il nostro orecchio si abitua e la nostra mente interiorizza parole nuove visualizzando lo script.

3) #ModiDiDire. Segnateli!

L’uso della lingua ed i modi di dire sono certamente degli elementi che ci fanno apparire al nostro interlocutore come una persona che la lingua la mastica piuttosto bene. Via libera quindi a tutte quelle frasi idiomatiche che arricchiscono i nostri discorsi. A breve qui sul blog pubblicheremo un articolo sui migliori modi di dire per l’ufficio: quindi “Stay Tuned”.

4) #Frasi. Non tradurre sempre parola per parola.

Spessissimo non funziona così! E’ molto più importante capire ed interiorizzare il significato di una frase: se leggete un libro in lingua cosa fate, traducete ogni singola parola? No (anche perché altrimenti non vi verrà mai voglia di leggere in lingua, un’altra cosa assolutamente da fare!)

5) #GoogleTranslator? No grazie.

Non ce ne vogliano gli amici di Google se per caso leggessero il post, ma l’uso di traduttori automatici il più delle volte è davvero controproducente: impigrisce la nostra mente, riduce la capacità di apprendere, ma soprattutto molto spesso la traduzione letterale automatica ci fa fare degli strafalcioni imbarazzanti. Fidatevi.

Piuttosto chiedete un check al vostro collega che conosce una lingua meglio di voi.

6) #Vocabolario. Dizionario monolingue.

Vi ricordate il vecchio e caro dizionario monolingue che l’integerrima professoressa vi fece comprare per i compiti in classe alle superiori? Bene, riprendetelo in mano e studiate anche su quello. I vocabolari monolingue spiegano sfumature linguistiche che non si trovano in quelli bilingue. Magari incapperete anche in bigliettini nascosti dentro il vocabolario che vi porteranno indietro di alcuni anni…che ricordi i compiti in classe!

7) #FalsiAmici. Attenzione!

Conoscere il significato dei cosiddetti False Friends ci aiuta, stimola ed incoraggia. Conoscere il significato di parole “difficili” fa sì che noi stessi ci riconosciamo più forti e preparati di fronte al nostro interlocutore, ci dà coraggio e soddisfazione. Un esempio? Sono molti, ma siamo sicuri che tutti conoscano la differenza tra To Stamp e To Print? 😉

Vi rimando anche ad un vecchio post del blog per i tipici errori in ufficio.

8) #PhrasalVerbs. Amati. Odiati.

Nell’inglese una delle spine nel fianco di molti studenti sono appunti i Phrasal Verbs: io personalmente li amo profondamente, certo li devo spesso ripassare spesso perché sono tanti, tantissimi, e spesso possiamo dimenticarci il significato dell’uno o dell’altro, ma come detto sopra per i False Friends, sono locuzioni che ci fanno apparire preparati. Non solo, i madrelingua inglesi li usano spessissimo, quindi se non li conosciamo, come facciamo a capire cosa ci stanno dicendo? Studiare, studiare, studiare!

9) #Concentrati. Soffermarsi sul perché ci serve una seconda lingua.

In Speexx abbiamo coach preparati a supportare la motivazione, che in base ai più disparati motivi, personali e non, può venire a mancare. La prima cosa che ci permettiamo di dire ai nostri studenti è di dare una possibilità reale al nostro corso, capendo il perché ci è stata data l’opportunità di studiare una seconda lingua. Riportare la concentrazione sui motivi per cui le lingue sono importanti ed utili, molto spesso è una leva fondamentale per riportare lo studente ad impegnarsi attivamente.

10) #NoLimits. Andare oltre.

Utilizzi la lingua straniera solo via mail, in forma scritta? Esercitati a parlarla!

Viceversa, hai principalmente conversazioni a voce? Scrivi più che puoi.

Far parte di un progetto di formazione linguistica aziendale permette molto spesso di poter richiedere nuove modalità di studio: andare oltre significa uscire dalla nostra safe comfort zone in cui siamo soliti navigare. Osa, coraggio, osa!

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