Giornata mondiale della Terra: di ispirazione anche per le Risorse Umane

“Cosa fa un social media manager?” domanda che amici e parenti poco “tecnologici” mi fanno abbastanza spesso, l’assunto che ne scaturisce prima che io vada nel dettaglio di base è “vivi online!”. Devo dire che mi fa un po’ male questa definizione, perché, sebbene sia vero che vivo digitalmente sempre connessa, nelle relazioni umane e nelle risorse umane credo moltissimo.  Inutile dire che dopo alcuni tentativi di specificare nel pratico il mio lavoro, ho lasciato che questa fosse la definizione finale, sottolineando che è l’ultima parte quella che mi sta più a cuore.

E’ inutile forse dire quanto trovi nelle relazioni umane sui canali social un bellissimo punto di raccordo del mio ruolo: social media più Risorse Umane, nell’accezione più vera del termine.

E questa mattina nell’aprire Facebook e LinkedIn sono state due le cose che mi hanno colpito e che nella mia mente hanno creato una sinapsi diretta.

Avrete certamente visto il piccolo video di Facebook sulla Giornata Mondiale della Terra: un’immagine che immediatamente ha riflesso nel mio cuore e nella mia mente, le Risorse Umane appunto. Perché è un’immagine che da un punto di vista di visual storytelling, potrebbe raccontare in modo molto immediato ed appropriato quello che per me è l’essenza del mondo HR.

Un team di persone che foraggiano, supportano, puntano allo sviluppo di un capitale che nasce dal profondo (della tua azienda): un percorso comune fatto di formazione, innovazione, employer branding, selezione, supporto, sprono, motivazione, lavoro di squadra, entusiasmo e, mai da dimenticare, un’azienda che crede nelle persone e nella loro crescita.

In Speexx abbiamo ben presente cosa vogliano dire tutti i punti che ho citato qui sopra: facciamo formazione linguistica per le aziende, siamo in contatto ogni giorno sia con le aree HR che pianificano, supportano e credono nella formazione continua, sia con gli studenti che trovano nella formazione (linguistica, ma ovviamente non solo) una reale possibilità di crescita e sviluppo. Che sia la formazione una forma di Employee Retention è un aspetto che mi permetto di definire oramai ovvio: sono tantissime le ricerche che indicano nello sviluppo continuo una delle tappe imprescindibili che rendono un’azienda sia appetibile che fortemente amata dai propri collaboratori.

Ai professionisti delle Risorse Umane l’arduo compito di selezionare i talenti, analizzare le competenze, colmare con formazione adeguata i gap di conoscenza, pianificare una formazione realmente utile e fruibile, supportare e motivare la crescita, e molto altro.

Agli studenti l’impegno e la voglia di mettersi alla prova, la possibilità di realizzazione e di mostrare come la voglia di migliorarsi non manchi mai, di intendere la formazione come un investimento reale che l’azienda fa sul dipendente, darsi degli obiettivi in linea con quanto richiesto dall’azienda.

A noi, provider di formazione, il compito di fornire servizi modulari, scalabili, innovativi, in cui fruibilità e costi coerenti con le necessità aziendali vadano di pari passo, supportare gli HR o i Training Manager delle aziende in modo consulenziale al fine di arrivare ad un risultato comune e condiviso.

Il secondo spunto che questa mattina ha stimolato i miei pensieri è stato questo post di Sara Pepe. Sara, parlando di Employee Engagement lo paragona, a mio avviso egregiamente, ad un rapporto di coppia.

“In pratica è lo stesso punto di vista delle coppie e delle storie d’amore più lunghe e durature. Se la coppia scoppia, raramente è colpa di un solo partner. Spesso e volentieri entrambi i partner hanno colpe, perché vivere e collaborare insieme è soprattutto un compromesso e un impegno comune.”

Sono più che d’accordo con lei: la relazione tra azienda/dipendente e mi permetto di aggiungere azienda/fornitore, deve avere una meta comune, chiara, condivisa e voluta da tutte le parti in questione. Senza dimenticare come giustamente dice anche Sara nel suo post l’importanza della motivazione che viene da dentro, e che deve essere supportata sicuramente dall’area HR, ma anche noi come fornitori ci mettiamo a supporto con azioni motivazionali e di coaching specifico.

PS. Sara è per me un esempio di come una relazione che nasce da un contatto social, per argomenti, tematiche e approfondimenti  comuni, nel nostro caso HR, possa diventare una relazione di confronto e crescita. Perché l’apprendimento si fa anche sui social, che sono mondi certo virtuali, mai dimenticarsene, fatti di persone.

A presto!

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